L'Alberico
da Barbiano, di cui si allega foto originale del tempo, fu un
incrociatore leggero della classe Alberto di Giussano della Regia
Marina, battezzato in onore del cavaliere e capitano di ventura del XV
secolo Alberico da Barbiano. Entrato in servizio all'inizio degli anni
trenta effettuò missioni nel Mediterraneo occidentale, durante la guerra
civile spagnola. Il 10 giugno 1940 insieme al 1º Squadrone fece parte
della IV Divisione Incrociatori e partecipò in luglio alla battaglia di
Punta Stilo, durante la quale catapultò un idrovolante per la
ricognizione. Agì come copertura a distanza per convogli truppe e
rifornimenti diretti in nord Africa. Compì 7 missioni di guerra
percorrendo 13.241 miglia.
Il
12 dicembre 1941 lasciò il porto insieme alla nave gemella Alberto di
Giussano per trasportare rifornimenti urgenti di carburante per aerei da
Palermo a Tripoli. Venne intercettato al largo di Capo Bon dalla 4th
Destroyer Flotilla della Royal Navy, ossia quattro cacciatorpediniere
nemici (i britannici Sikh, Legion e Maori e l'olandese Hr. Ms.Isaac
Sweers); prima di avere il tempo di reagire (solo poche mitragliere
poterono aprire il fuoco), la nave, centrata da almeno tre siluri
lanciati dal Sikh, dal Legion e dal Maori, e da varie cannonate,
s'incendiò all'istante, senza scampo per chi si trovava sottocoperta.
Fuori controllo, il Da Barbiano andò alla deriva scosso da varie
esplosioni, e affondò, capovolgendosi, alle 3.35 del 13 dicembre, a meno
di dieci minuti dall'inizio dell'attacco. Su 784 uomini dell'equipaggio
i morti furono 534, fra di loro l'ammiraglio Antonino Toscano,
comandante della IV Divisione, ed il capitano di vascello Giorgio
Rodocanacchi, comandante della nave. Entrambi scomparvero
volontariamente con l'unità e furono decorati con Medaglia d'Oro al
Valor Militare alla memoria. Con loro ricevette la Medaglia d'Oro alla
memoria l'ufficiale di macchina Tenente Franco Storelli.
Oggi,
21 marzo 2015, un altro marinaio morto in quel disastro, il
sottufficiale Alessandro Aquilina secondo capo, infermiere, viene
ricordato con un attestato di merito alla memoria consegnato al figlio
Cav. Uff. Calogero AQUILINA alla presenza del Vice Sindaco di Reggio Calabria
Dott. Saverio ANGHELONE, dell’Amm. Giuseppe BELLANTONE Presidente del
Gruppo, del C.te Giovanni SANTORO Delegato Regionale A.N.M.I. della
Calabria e di diverse Associazioni d’Arma. Nella Sala dei Lampadari di
Palazzo San Giorgio erano ancora presenti l’ANMI Gruppo M.O.V.M “Tommaso
GULLI” di Reggio Calabria di cui fa parte, come ex marinaio, il già
menzionato figlio Calogero Aquilina, unitamente all’Associazione
Nazionale Insigniti Onorificenze Cavalleresche di Crotone, che ha
organizzato la cerimonia di consegna.
Salvatore Marrari RC 21 marzo 2015
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