sabato 3 marzo 2012

LO STEMMA DELLA MARINA MILITARE ITALIANA COMUNEMENTE DETTO JACK


Lo stemma della Marina Militare venne ideato nel 1939 dall'ammiraglio, nonché sottosegretario di Stato per la Marina, Domenico Cavagnari ed è composto da uno scudo diviso in quattro quarti, ognuno dei quali occupato dal blasone di una delle Repubbliche marinare (Amalfi, Genova, Pisa e Venezia): nel primo quarto, su sfondo rosso, il leone alato simbolo di San Marco che brandisce una spada, nel secondo quarto la croce rossa su fondo bianco di Genova, nel terzo quarto la croce bianca su fondo blu di Amalfi e, nell'ultimo quarto, la croce bianca su fondo rosso simbolo di Pisa, il tutto sormontato da una corona turrita e "rostrata" che deriva dall'emblema che il Senato romano conferiva ai comandanti vincitori di battaglie navali.
Venne istituito, nell'aprile del 1941, con regio decreto: comprendeva anche lo scudo sabaudo e due fasci littori. In seguito alla proclamazione della Repubblica la bandiera della Marina Militare, privata dello stemma sabaudo, coincideva con la bandiera nazionale che pertanto venne usata come insegna navale fino al 9 novembre 1947, quando con decreto legislativo n. 1305 venne adottata la nuova insegna navale. Il 29 novembre 1947 il Presidente della Repubblica Enrico De Nicola approvò le modifiche allo stemma, portandolo alla forma attuale.
Viene utilizzato nella bandiera della Marina Militare che, secondo il decreto legislativo n. 275 del 29 novembre 1947, "è costituita dal Tricolore italiano, caricato, al centro della banda bianca, dall'emblema araldico della Marina Militare, rappresentante in quattro parti gli stemmi delle Repubbliche marinare (Venezia, Pisa, Genova, Amalfi), e sormontata da una corona turrita e rostrata".
Sulla prua delle navi è collocato lo stellone d'Italia. La Marina mercantile italiana utilizza una bandiera molto simile nel cui stemma, che non è sormontato dalla corona, il leone di San Marco regge il Vangelo e non una spada.

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